La tradizione: il dolce di Padre Pio
Siete amanti dei patrimoni che si tramandano da generazione in generazione?
Volete cimentarvi in cucina e realizzare un dolce proprio come una volta?
La Torta di Padre Pio è un dolce tradizionale la cui ricetta passa di mano in mano da molti anni, e la sua preparazione si trasforma in un momento di condivisione tra diverse famiglie.
Il procedimento per la sua realizzazione è piuttosto curioso, ma altrettanto semplice e non occorrono strumenti elettrici: basta un cucchiaio, una ciotola capiente e…un po’ di pazienza.
Se volete attenervi alle disposizioni originali della ricetta, dovrete seguire le seguenti raccomandazioni:
- non usare il frullino
- non mettere il composto in frigorifero
- si inizia di domenica
Pronti? Via!
1° GIORNO – DOMENICA
Versare il composto donato da un amico in un contenitore di vetro o di porcellana e aggiungervi un bicchiere di farina e un bicchiere di zucchero. Non mescolare e coprire con un canovaccio (o con la stagnola)
2° GIURNO – LUNEDì
Mescolare e coprire
3° GIORNO – MARTEDì
Non toccare
4° GIORNO – MERCOLEDì
Non toccare
5° GIORNO – GIOVEDì
Aggiungere un bicchiere di farina, un bicchiere di zucchero e un bicchiere di latte. Non mescolare e coprire con la stagnola
6° GIORNO – VENERDì
Mescolare e coprire
7° GIORNO – SABATO
Non toccare
8° GIORNO – DOMENICA
Non toccare
9° GIORNO – LUNEDì
Non toccare
10° GIORNO – MARTEDì
Mescolare e togliere tre bicchieri di impasto da donare a tre famiglie per cui si desidera la fortuna e/o la guarigione.
Aggiungere all’impasto rimasto 2 bicchieri di farina, 1 bicchiere di zucchero, 1 bicchiere di olio di semi, 1 bicchiere di noci frullate, una mela tagliata a pezzettini, 2 uova, 2 bustine di vanillina, 1 bustina di lievito e un pizzico di sale. Mescolare con un cucchiaio di legno, trasferire il composto in una teglia e infornare a 180°C per 30 minuti circa.
Ovviamente, non tutti possiedono in casa l’impasto madre che circola da decenni.
Se volete comunque provare questa ricetta, suggeriamo di mescolare tutti gli ingredienti menzionati, togliendo però dall’elenco un bicchiere di farina, uno di latte e uno di zucchero.