L’olio di noci
In Italia, l’utilizzo dell’olio di noci, a causa della mancanza di uliveti e del costo troppo elevato dell’olio di oliva, si sviluppò principalmente al Nord, dove tutti nel proprio giardino, possedevano una pianta di noce. In particolar modo l’olio di noci divenne un ingrediente fondamentale, utilizzato ancora oggi, nella preparazione della Bagna Cauda, piatto tipico piemontese.
Altre tracce risalenti al XVI secolo narrano che l’estrazione a freddo dell’olio di noci era riservata esclusivamente alla classe nobile, mentre la risultanza ottenuta dall’estrazione a caldo veniva utilizzata per le altre classi sociali sia come alimento, sia come unguento curativo.
Conosciuto e apprezzato già dai Romani, durante il Medioevo è stato impiegato sia come alimento sia come combustibile per lampade e lanterne.
Utilizzato fin dall’antichità come alimento, furono trovate tracce di olio di noci anche nel rito dell’imbalsamazione degli antichi egizi, mentre alcuni scritti indicano che in Francia venne usato dalla chiesa anche come olio santo. Inoltre, grazie ad analisi chimiche effettuate, sono state riscontrate tracce di olio di noci in alcuni dipinti di Monet, Picasso e Cezanne.