Coppette di Sant’Antonio

E’ un dolce di origine medievale, costituito da due ostie che racchiudono un ripieno croccante. Nella nostra zona, questa farcitura è costituita da noci e miele.

L’origine di questa tradizione sembrerebbe nata nei conventi, poiché i monaci preparavano biscotti e pasticceria secca avvalendosi frequentemente della stessa tecnica utilizzata per la preparazione delle ostie per la messa.

Il nome “coppetta”, in origine “cöpeta”, invece, deriva dall’arabo “qubbiat” che significa “mandorlato” o “fatto con le mandorle”. Lo stesso dolce, infatti, si può trovare ripieno di noci, di mandorle, o di nocciole, a seconda della zona.

Le cialde così preparate erano talmente apprezzate che già nel ‘200, nelle corti sabaude, erano previsti di cosiddetti “ufficiali di cucina”, chiamati nebulatores, specializzati nel cucinarle.

Per ottenere delle coppette croccanti e gustose, occorreva cuocerle utilizzando particolari ferri per cialde. Su queste lastre metalliche, oltre a essere riportate le iniziali di famiglia, erano incisi dei simboli o disegni che rimanevano impressi sulla superficie della cialda durante la cottura. Chi non poteva permettersi di acquistare questi ferri o la cialdiera, utilizzava il comune ferro da stiro in ghisa che, all’occorrenza, diventava un valido attrezzo da cucina. La cosa importante era schiacciare per bene le ostie, in modo tale che le cialde a contatto con la farcitura umida non si arricciassero.

Le coppette di Sant’Antonio, solitamente, vengono preparate nella stagione invernale in occasione del giorno dedicato al Santo omonimo, il 17 gennaio. La ricetta per ottenere la cialda, che è stata tramandata di generazione in generazione, prevede l’uso di farina di frumento, burro fuso, zucchero e uova, mentre la farcia si prepara portando ad ebollizione il miele a fuoco lento per poi aggiungere le noci, facendole caramellare.

Le avete mai assaggiate?

Fonti:

  • Chiara Parente, “A tavola con le nonne – suggestioni, vini e sapori del Tortonese” Edo Edizioni Oltrepò, 2006
  • betulla.eu
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